DUAL ECOsystems: il logo
Un progetto nato per individuare le buone prassi in tema di formazione duale in Europa, non può non coinvolgere direttamente gli studenti, vero cuore pulsante della IFP.
Con questo intento, a inizio anno è stato lanciato il contest rivolto a tutti gli studenti frequentanti percorsi formativi promossi dai sette partner del progetto DUAL ECOsystems - EU Alliances for ICT, per ideare il logo del progetto così definito "Dual ECOsystem: a European partnership for the creation of a Dual Model for VET based on the exchange of local good practices" (tradotto: una partnership europea per la creazione di un modello duale per l'IFP basato sullo scambio di buone pratiche locali).
Nerea Arroyo è il nome della studentessa che ha vinto: è allieva della Mondragon University, ente che fa parte della rete HETEL (partner del progetto DUAL ECO).
Il progetto Dual ECOsystems è finanziato dal programma Erasmus+, azione chiave 2, e coinvoge sette partner provenienti da Italia, Spagna, Germania, Regno Unito con l'obiettivo di individuare buone prassi in tema di formazione duale nel campo ICT, che risultino vincenti nel coinvolgimento di ogni componente dell'ecosistema locale: studenti e lavoratori, aziende e società, enti di IFP e università. Le buone pratiche individuate da ogni partner devono essere fattori di successo nei diversi sistemi duali dei Paesi coinvolti e garantire il corretto funzionamento degli ecosistemi locali, in termini di qualità dei percorsi VET, effettivo utilizzo del metodo work-based-learning, efficiente sistema di certificazione delle competenze e aumento del tasso di occupabilità. Il progetto Dual ECOsystem consentirà ai partner di osservare e condividere le buone pratiche adottate nei quattro "ecosistemi" locali, confrontarsi su di essi e valutare quali buone pratiche possono essere trasferite. Per l'Italia è presente la fondazione ENGIM Lombardia (anche capofila del progetto) che coinvolge i partner dell'ecosistema locale Confartigianato Imprese Bergamo e l'Università degli Studi di Bergamo. Per arrivare alla stesura finale del Manuale del modello Dual ECOsystem, nei prossimi mesi i partner condurranno la sperimentazione su alcune buone pratiche in uso negli altri Paesi, importandole nei loro ecosistemi locali al fine di valutare la trasferibilità di ciascuna buona pratica su scala europea.
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