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Verso il 150mo di fondazione della Congregazione di San Giuseppe

DA TORINO AL MONDO IN CAMMINO CON I GIOVANI

Questo è lo slogan di questo anno giubilare che ha inizio oggi, 19 marzo 2022, e ci condurrà verso il 19 marzo 2023, 150° anniversario della fondazione della Congregazione dei Giuseppini del Murialdo. Poche parole per dire due elementi essenziali della storia della Congregazione, che è anche storia di ENGIM.
L’apertura verso il mondo, non solo in termini geografici, ma in termini culturali, oggi più che mai alla luce delle encicliche Fratelli tutti e Laudato Si’ di papa Francesco.
Vivendo il nostro essere “amici, fratelli e padri” per i giovani, camminando con loro per rispondere insieme alle sfide del presente e del futuro.

In questo anno, Fondazione ENGIM attraverso gli animatori di sede del gruppo di Animazione Pastorale, organizzarenno diverse attività volte a celebrare la Congregazione e il nostro san Leonardo Murialdo.

Riportiamo di seguito alcuni stralci dalla lettera del padre generale don Tullio Locatelli "Verso il 150mo di fondazione della Congregazione di San Giuseppe".

La fondazione
Il 19 marzo 1873, il teologo Leonardo Murialdo nella cappella di San Giuseppe del Collegio Artigianelli in Torino, di cui era rettore, fondava la Congregazione di SanGiuseppe. Accanto a lui vi erano don Giulio Costantino, don Eugenio Reffo, don Sebastiano Mussetti, i chierici Marcello Pagliero e Pier Giuseppe Milanese. Erano presenti anche i giovani Ernesto Canfari e Natale Leone, che avrebbero iniziato il noviziato. In qualità di padrini assistevano il teologo Pier Giuseppe Berizzi e il teologo Roberto Murialdo. Celebrò la messa il Murialdo e al canto del Veni Creator seguirono le prime professioni. Dai sei neo-professi fu firmato il verbale di fondazione. Alla sera, nella stessa cappella di San Giuseppe, si tenne la prima adunanza della Congregazione ed in essa il teologo Murialdo fu eletto all’unanimità Superiore Generale. Si trattò di un inizio umile, discreto, perfino sconosciuto all’interno del Collegio Artigianelli.
Nelle sue parole augurali il teologo Berizzi ricordò l’evangelico granello di senape che cresce fino a diventare una grande pianta. Scrive l’evangelista Matteo: “Il regno dei cieli è simile a un granello di senape, che un uomo prese e seminò nel suo campo. Esso è il più piccolo di tutti i semi ma, una volta cresciuto, è più grande di tutte le altre piante nell’orto e diventa un albero, tanto che gli uccelli del cielo vengono a fare il nido fra i suoi rami” (Mt 13, 31-34).
Da quel granello di senape prese avvio la nostra famiglia religiosa che nel corso degli anni si è sviluppata facendo presente in molte nazioni il carisma del Fondatore.

Per non perdere la memoria del cammino fatto e per dire grazie per quanto abbiamo ricevuto, vogliamo vivere un “anno celebrativo”, che potremmo chiamare “anno della gratitudine, della memoria e della profezia” nella consapevolezza «che il carisma dei Fondatori si rivela come una esperienza dello Spirito trasmessa ai propri discepoli per essere da questi vissuta, custodita, approfondita e costantemente sviluppata in sintonia con il Corpo di Cristo in perenne crescita» (Mutuae relationes, 11).

Una storia di famiglia
Chi entrava nel Collegio Artigianelli ai tempi del Murialdo incontrava sacerdoti e fratelli della congregazione, sacerdoti diocesani e laici collaboratori a vari titoli. Tutti a servizio dei giovani poveri, orfani e abbandonati nella scuola e nei laboratori, educatori nelle aule e nei cortili. Una famiglia composita, numerosa, tutta al maschile come era doveroso allora, impegnata nell’educazione umana e cristiana dei ragazzi.
Nel 1953 p. Luigi Casaril ha fondato la congregazione sorella delle Suore Murialdine di San Giuseppe. La famiglia giuseppina si arricchiva in questo modo di una presenza religiosa al femminile che arrecava la ricchezza di una lettura e di una incarnazione del carisma secondo il genio femminile.
Ma la famiglia non ha mai terminato di crescere. Alla luce del Concilio Vaticano Secondo apparve chiaro che il carisma spirituale e apostolico del Murialdo poteva essere custodito, meglio conosciuto, più approfondito, se vissuto in una comunione di vocazioni tra religiosi/e, laici, laiche.
La Famiglia del Murialdo nasce dalla convinzione che il carisma è un dono dello Spirito a tutta la Chiesa e che può essere vissuto nei diversi stati di vita, secondo la vocazione propria di ciascuno.

A me sembra che la storia ci consegni questa continuità di “famiglia”, che nel variare del tempo, riconosco come un filo rosso che tutti collega al carisma, sentito come un patrimonio comune di ispirazione spirituale ed apostolica.

Tre atteggiamenti
Nel corso dell’anno 2022 – 19 marzo - 2023 saranno proposte diverse iniziative a livello di congregazione, di circoscrizioni e di comunità, tuttavia vorrei che fossero comuni questi tre atteggiamenti.
- Una memoria grata del passato.
Non possiamo perdere le nostre radici, sapendo che dagli scritti del Fondatore, dalle Regole e dai documenti degli inizi della congregazione e dalla testimonianza dei primi fratelli, soprattutto, possiamo trovare linfa ed ispirazione anche per il nostro tempo. D’altra parte un albero senza radici, crolla.
- Accogliere la sfida del presente.
Stiamo vivendo un tempo di transizione, che non riguarda solo le forme espressive del carisma, le cui incarnazioni variano nel tempo e nello spazio. Siamo di fronte a domande che toccano il cuore della vita religiosa, il tessuto esistenziale dell’essere religiosi, la nostra stessa identità nella rete ecclesiale e civile, il che e il come del nostro apostolato.
- Lo guardo rivolto al futuro.
Il tema del cambiamento pone a noi domande sul futuro, sul fine, sulla meta: il presente è chiamato a porre le basi per un cammino rinnovato in sintonia con la Chiesa di papa Francesco e capace di rispondere alla sfida educativa delle nuove generazioni.

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Eventi

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