Presentazione del Bilancio Sociale di ENGIM Emilia Romagna
L’IMPRESA FORMATIVA
Dibattito organizzato da Fondazione ENGIM Emilia-Romagna Ets in occasione della presentazione del Bilancio Sociale 2022
RESISTI - RICORDA - LIBERA
Giovedì 16 novembre 2023 Palazzo Rasponi dalle Teste ha ospitato il dibattito attorno al tema de “L’IMPRESA FORMATIVA”, organizzato da Fondazione ENGIM Emilia-Romagna Ets in occasione della presentazione del Bilancio Sociale 2022.
Accolti dall’assessore comunale alla Cultura e alle Politiche Giovanili Fabio Sbaraglia, sono intervenuti al dialogo il presidente di Fondazione ENGIM padre Antonio Teodoro Lucente, il direttore di ENGIM Emilia-Romagna Rina Giorgetti, il direttore nazionale ENGIM Marco Muzzarelli, il responsabile dell’Area Orientamento e Formazione di AECA Michele Zarri e Francesca Bergamini, responsabile del servizio programmazione delle politiche dell’istruzione, della formazione, del lavoro e della conoscenza della Regione Emilia-Romagna.
«Apprezzo l’entusiasmo che caratterizza ENGIM e la bellezza che esprime, l’idea di vivere in un mondo bello di esperienze, tra le quali quella di mettersi in gioco in una impresa formativa. L’impresa formativa non simulata sfida i ragazzi a sperimentarsi in processi tipici delle organizzazioni del lavoro, che sono più complessi di quelli educativi e formativi dell’impresa formativa simulata» ha detto la Responsabile del servizio programmazione delle politiche dell’istruzione, della formazione, del lavoro e della conoscenza della Regione Emilia-Romagna, Francesca Bergamini. «Mi auguro che ENGIM possa continuare ad operare a servizio delle comunità in cui ha sede e mi auspico possa essere di ispirazione per altre realtà formative del territorio».
«Spesso quando si parla di giovani emergono fattori preoccupanti come la dispersione, ma possiamo invece iniziare a mettere in luce fattori positivi come l’accompagnamento e la cura delle persone. Rifacendoci ai verbi citati nel titolo dell’evento – Resisti, Ricorda, Libera – possiamo affermare che rimanere accoglienti verso i ragazzi che si rivolgono a noi, implica resistenza; l’ascolto richiede buona capacità di memoria, ricordarsi le caratteristiche e i bisogni espressi dalle persone; spingere e spronare i giovani lavoratori, vuol dire aiutarli a liberare energie» – ha aggiunto Michele Zarri, responsabile dell’Area Orientamento, IeFP e Formazione Superiore AECA. «L’esperienza dell’impresa formativa evidenzia la dimensione educativa dell’accompagnamento verso il lavoro, una forma intelligente di accompagnamento al lavoro in una modalità protetta. Dobbiamo essere capaci, come enti di formazione, a trasformare l’esperienza dell’impresa formativa in un modello trasferibile non solo in questo territorio».
Hanno portato la loro testimonianza in tema di ruolo formativo delle imprese, Edoardo Salbaroli e il gruppo Club del Sole che con Fondazione ENGIM Emilia-Romagna Ets ha avviato l’Academy per Operatori della Ristorazione avvalendosi di docenti aziendali e offrendo stage nei villaggi del Gruppo.
Con l'occasione è stato presentato il Bilancio Sociale 2022 di Fondazione ENGIM Emilia-Romagna Ets, con cui la fondazione dà evidenza delle attività, dei progetti, delle strategie e i risultati ottenuti nel corso dell’esercizio 2022 con l’obiettivo di fornire, negli anni, un quadro sempre più dettagliato degli impatti generati dalle attività in ambito economico, sociale e ambientale e quindi di sostenibilità. Il direttore nazionale ENGIM, Marco Muzzarelli, ha inserito i dati di ENGIM Emilia-Romagna all’interno della cornice nazionale del gruppo Fondazione ENGIM. «Ci misuriamo attraverso i Bilanci Sociali per migliorarci e innovarci. In ENGIM immaginiamo la prossima frontiera dell’impresa formativa oltre al semplice luogo di sperimentazione ibrido scuola-impresa, ma all’interno delle aziende che iniziano a interpretarsi esse stesse come enti formatori».
«Leggere la realtà attraverso i numeri del bilancio sociale, per ENGIM è l’occasione per interrogarsi sul nostro futuro, per mettere meglio a fuoco in che direzione muoversi al fine di raggiungere la mission. La redazione di questo Bilancio Sociale è un atto partecipativo e chiede di mettere a punto strumenti per ascoltare le persone di ENGIM» – ha dichiarato in chiusura padre Antonio Lucente, presidente di Fondazione ENGIM. «Il prossimo step sarà quello di interrogare i nostri giovani allievi per continuare a camminare insieme a loro, in ascolto del loro grido e del grido della terra. È tempo di relazioni, di responsabilità, dell’ascolto dei giovani lavoratori; un ascolto che implica empatia, conversione, cambiamento per rispondere ai bisogni che sono narrati nei numeri di questo bilancio sociale».
DATI del BILANCIO SOCIALE 2022 di Fondazione ENGIM Emilia-Romagna Ets
Il Bilancio Sociale 2022 di Fondazione ENGIM Emilia-Romagna Ets, che può essere sfogliato a questo LINK, evidenzia che le attività di formazione professionale hanno coinvolto 676 allievi giovani e adulti in 77 corsi, con un successo occupazionale pari al 79% degli allievi occupati a sei mesi dalla qualifica.
Sul territorio, nel 2015 nasce Officina Ubuntu a Ravenna, la prima impresa formativa di ENGIM Emilia-Romagna ad essere attiva all’interno di un contesto formativo professionale: la gestione e la cura della bottega alimentare sono realizzate in collaborazione con gli studenti del Corse Operatore del Punto Vendita, i prodotti homemade, i pranzi e gli aperitivi sono spesso prodotti con i ragazzi del Corso di Operatore Agroalimentare, mentre le linee dei prodotti, dei volantini e dei materiali informativi sono ideate e create dagli studenti del Corso di Operatore Grafico.
Dal 2017 ENGIM Emilia-Romagna ha istituito una nuova sede presso l’ex azienda agricola sperimentale “Mario Marani”, con cui si prefigge di costruire una filiera didattica nel settore agroalimentare e fare formazione attraverso il lavoro. Qui è nato il progetto di Pizzeria Sociale che oggi ha una capacità massima di 60 coperti.
Nel 2022 è stata aperta a Cesena l’Officina RE.Bike (Recycled ENGIM Bike: riciclare per un futuro sostenibile), che si occupa di riqualificare le biciclette abbandonate e rimetterle perfettamente in funzione, per diffondere nei singoli e nella comunità l’idea di un utilizzo della bici con una gestione del riciclo e del riuso dei materiali scartati.