Campo Nazionale ENGIM 2014
“I diritti dei giovani lavoratori” questo è stato lo slogan che ha echeggiato per cinque giorni tra alcuni degli studenti dei cfp ENGIM da tutta Italia. Questo è stato il tema del campo Nazionale 2014.
Tante sono state le testimonianze ascoltate, tutte riguardanti: lavoro, affermazione dei propri diritti fondamentali, e futuro.
Il primo giorno di campo è stato inaugurato da un tour il giro per i luoghi più rappresentativi del capoluogo siciliano.
Mercato di Ballarò, Piazza Pretoria, Cattedrale di Palermo, Quattro Canti, Teatro Massimo e poi l’ingresso al Convitto Falcone luogo simbolo dell’omonimo film di Scimeca, e che noi di ENGIM conosciamo bene.
Ultimo piacevole fuoriprogramma del giro è stato fatto nel quartiere Brancaccio e in particolare nella parrocchia di San Gaetano detta anche la “chiesa di padre Puglisi”, dove è stata celebrata la messa dal nostro presidente insieme a Don Antonio Fabris. Non una messa qualunque e non casuale ma voluta fortemente e con un significato profondo sul personaggio di padre Pino Puglisi che ha toccato gli animi dei ragazzi. Alla celebrazione eucaristica è seguito l’incontro con Valentina Caruso, educatrice volontaria e Maria Pia Avara, vicepresidente del Centro di Accoglienza "Padre Nostro" (fondato da don Pino Pugliese).
Nel pomeriggio, dopo un pranzo tipico siciliano a base di panini con panelle e crocchè, siamo giunti alla sede regionale della CGIL, dove abbiamo assistito alle preziose testimonianze di Placido Rizzotto (nipote del sindacalista Placido Rizzotto assassinato nel 1948)e di Mario Nicosia (testimone ancora in vita della strage di Portella della Ginestra).
Il Mercoledì in mattinata presso gli ex stabilimenti Fiat di Termini Imerese abbiamo ascoltato le preziose testimonianze di Gino Cosenza, Giacomo Raneri, Francesco Galvagna e Nino Guttadauro, ex dipendenti dell’ indotto Fiat, ora in cassa integrazione da quattro anni. Essi hanno raccontato le loro storie, le loro lotte quotidiane e le vicende Fiat e in particolare dello stabilimento Siciliano che dal 19 aprile 1970, alla chiusura di qualche anno fa ha portato al licenziamento di 3.000 dipendenti.
Il pomeriggio i ragazzi sono stati impegnati nella stesura di una “carta dei giovani lavoratori”, dove i punti principali sono stati: la lotta per i diritti, il contratto, la flessibilità, la responsabilità sociale, la giustizia, il rispetto, gli obiettivi e la sicurezza.
Il’1 Maggio, festa dedicata ai lavoratori, ci ha visti partecipi sugli altipiani delle Madonie e precisamente a Piana degli Albanesi dove un corteo di circa 2.500 persone è partito alla volta della vicina frazione di Portella della Ginestra per ricordare la festa del primo maggio 1947, dove persero la persone riunitesi lì per manifestare contro il latifondismo, a favore dell'occupazione delle terre incolte e per i propri diritti.