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VIA ITALIANA AL SISTEMA DUALE: 60 MILA GIOVANI NEL PROSSIMO BIENNIO IN PERCORSI DI ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO O IN APPRENDISTATO FORMATIVO

Si è tenuta in data 13 gennaio 2016 presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali una conferenza stampa e la contestuale sottoscrizione - fra il Sottosegretario di Stato On. Luigi Bobba e gli Assessori Regionali alla Formazione - dei protocolli di intesa con cui si dà l'avvio alla sperimentazione del Sistema Duale (alternanza scuola-lavoro). Nasce così la "via Italiana al Sistema Duale; una misura volta a promuovere, in maniera innovativa, la formazione dei giovani e a favorire la transizione dal mondo della scuola a quello del lavoro partendo dalla alternanza scuola-lavoro. "Si tratta, quindi, di uno degli strumenti attuativi del Jobs Act, attraverso il quale il Governo vuole favorire la occupabilità dei giovani e la possibilità di conseguire un titolo di studio anche attraverso un contratto di apprendistato." - dichiara il Sottosegretario al lavoro Luigi Bobba -"La sottoscrizione di questi protocolli con gli Assessori regionali dà il via alla sperimentazione che è  frutto di una intensa e proficua collaborazione con tutti i soggetti coinvolti: Regioni, enti di formazione e parti sociali.

 

Tutto ciò ha consentito" continua il Sottosegretario "di dare piena e concreta attuazione ai decreti legislativi 81 e 150 con l'obiettivo di rilanciare l'apprendistato di primo e terzo livello al fine di ridurre la dispersione scolastica, ampliare l'offerta formativa e, al contempo, rafforzare il collegamento fra mondo scolastico e lavorativo. Italia Lavoro, con una procedura ad evidenza pubblica sta completando la selezione di 300 centri di formazione professionale  che realizzeranno la sperimentazione."

 

La sperimentazione del Sistema Duale, preceduta da uno specifico Accordo approvato lo scorso 24 settembre dalla Conferenza Stato-Regioni, consentirà in un biennio a circa 60 mila giovani di poter conseguire i titoli di studio con percorsi formativi che prevedono, attraverso modalità diverse, una effettiva alternanza scuola-lavoro. Per una parte dei giovani studenti l'apprendimento in impresa avverrà tramite un contratto di apprendistato di primo livello, mentre per l'altra parte avverrà attraverso l'introduzione dell'alternanza "rafforzata" di 400 ore annue a partire dal secondo anno del percorso di istruzione e formazione professionale.

 

"Mediante l'apprendistato formativo e l'alternanza "rafforzata" si potranno conseguire gli stessi titoli di studio acquisibili nei percorsi ordinari a tempo pieno: qualifica e diploma professionali, diploma di istruzione secondaria superiore, titoli di laurea triennale o magistrale, master e dottorato.

 

 "Importanti e significative sono le novità introdotte " conclude Bobba "che denotano la volontà del Governo di rilanciare il sistema di formazione e istruzione professionale in Italia anche grazie ad un significativo aumento delle ore di formazione in azienda. Va ricordato, inoltre, che le imprese che assumeranno in apprendistato formativo e quelle che ospiteranno studenti in alternanza rafforzata beneficeranno oltre che di minori costi per l'apprendista, anche di incentivi per abbattere i costi derivanti dall'impiego di tutor aziendali. Ma non solo. La nuova normativa, prevede, altresì, per l'apprendistato formativo un azzeramento della retribuzione per la formazione in aula, una diminuzione della remunerazione degli apprendisti al 10% ( della retribuzione) per la formazione svolta in azienda, l'abolizione del contributo previsto a carico dei datori di lavoro in caso di licenziamento dell'apprendista, lo sgravio dal pagamento dei contributi per l'ASPI rivolto alle imprese artigiane, la cancellazione della contribuzione dello 0.30% per la formazione continua e, infine, viene dimezzata l'aliquota di contribuzione del 10% portandola al 5% per le imprese con più di nove dipendenti".

 

Per la Sperimentazione del sistema duale sono stati stanziati ulteriori 87 milioni di Euro – sia per il 2015 che per il 2016 - in aggiunta ai 189 milioni già previsti per la Istruzione e formazione professionale, ripartiti tra le Regioni e le Province Autonome, sulla base del numero di studenti annualmente iscritti ai percorsi di IeFP e del numero complessivo di studenti qualificati e diplomati.

 

(Fonte: Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali)

AllegatoDimensione
Icona del documento Microsoft Office PROTOCOLLI CON LE REGIONI.doc1.62 MB

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