AI NOSTRI AMICI DI ENGIM SICILIA, AGLI UOMINI E ALLE DONNE CHE LOTTANO

Scrivo come cristiano dal Sud per un Sud mortificato ed inchiodato come Cristo sulla croce, il Sud sempre più in mano a chi lo sta desertificando, così come in Sicilia e in Calabria, in cui la circostanza di un totalitarismo strisciante ed imperante costringe le anime più vive a porsi la domanda centrale: «E io chi sono?», «Che cosa dà realmente consistenza al mio essere?», «Dove sta la mia identità?».

Vi ringrazio di molto, anzi quasi di tutto

Essere saggi così che possiamo discernere quali sono i segni della volontà e del tempo di Dio.

Non ciò che è parola d'ordine del momento, ma ciò che è buono, onesto, perfetto.

Agli uomini e le donne che lottano in Sicilia per la Formazione Professionale, 26 mesi senza retribuzione, Ho il dovere di ringraziarvi per come avete lottato contro una criminalità complessa, e i poteri che la sostengono, senza mai abbassare la testa, senza mai abbassare lo sguardo di fronte a loro e senza mai nulla chiedere per voi stessi.

Vi saluto nella certezza che senza mai abbassare la testa, senza mai abbassare lo sguardo e senza mai chiedere nulla per voi stessi, continuerete la lotta contro quella stessa criminalità, le Mafie e i poteri che le sostengono e contro quei servi sciocchi che, abusando delle attribuzioni che gli sono state conferite, prevaricano e calpestano le persone e le giovani generazioni le più fragili, che avrebbero il dovere di aiutare e sostenere.

Onore a tutti i combattenti

Padre Antonio Lucente