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18 MAGGIO: NELLA SEDE NAZIONALE IL PUNTO SULLE RIFORME DEL LAVORO E DELLA SCUOLA

Nel giorno di San Leonardo Murialdo - quando tutti i centri di formazione ENGIM scendono in piazza per ricordare alle città il loro impegno con i giovani ed i lavoratori in difficoltà -, nella sede del coordinamento nazionale si è svolto un incontro sulla riforma del lavoro e quella della scuola.

Ad aggiornare i dipendenti della sede nazionale, e quelli dell’ENGIM ONG, due ricercatori dell’ISFOL, Viviana Ruggeri ed Emmanuele Crispolti, ed il rappresentante di FORMA, il “sindacato” degli enti di formazione professionale, Cristiano Nervegna. La prima ha sottolineato come la “Formazione Professionale” si stia, oramai, dividendo in due settori, quella che serve ad espletare l’obbligo scolastico, e quella che sarà sempre di più uno strumento di “Politica attiva” nel mondo del lavoro.

Due i rischi insiti in questa operazione: il rischio di allontanarsi sempre di più dal mondo dei “saperi”, e quello di dover entrare in competizione con le agenzie di lavoro interinale. “L’impressione – ha ribadito la dott.ssa Ruggeri – è che la riforma della scuola, ormai giunta alle battute finali, non abbia come motivo ispiratore l’accompagnamento e l’inserimento dei giovani, specie quelli che hanno scelto la formazione professionale, quanto l’obbligo a compiere dei percorsi, senza peraltro preoccuparsi di armonizzare, a livello nazionale, le pratiche per l’inserimento nel mondo del lavoro”.

Il dott. Crispolti, anche lui ricercatore ISFOL, ha, invece, fatto il punto su molti argomenti relativi alle politiche e alle offerte formative, dai fabbisogni territoriali al registro nazionale delle competenze, dall’alternanza scuola lavoro all’apprendistato per i minori, venendo incontro alle richieste degli operatori più coinvolti su questo fronte, e sottolineando come “il problema a monte di tutti gli altri sia sempre quello delle risorse finanziarie”.

Cristiano Nervegna ha, infine, ricordato ai presenti come, grazie all’impegno di FORMA, si sia riusciti ad ottenere importanti emendamenti alla riforma, ed in specie quello riguardante l’articolo 6, comma 4, che adesso riconosce anche la IeFP (Istruzione e Formazione Professionale) come un interlocutore privilegiato per la realizzazione dei corsi di apprendistato.

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