Giornata Internazionale della Pace: Colors of Peace
Di Marco delle Fratte
Creare è un atto d’amore e dai gesti d’amore nasce la pace, così costruire un premio per Rafael de la Rubia è stato spontaneo.
Rafael de la Rubia è il fondatore dell’associazione “World without Wars and Violence”, fondatore della Marcia Mondiale della Pace e della Nonviolenza, umanista e promotore della cultura della pace. Il riconoscimento viene assegnato ogni anno ad una personalità internazionale che si è distinta nella promozione e diffusione del messaggio di pace. Ogni anno questo premio cambia, l’opera artistica per questa edizione è stata creata da un gruppo di migranti dell’associazione BAOBAB EXPERIENCE, che dopo numerosi sgomberi (l’ultimo il 3 settembre di quest’anno) non interrompe la sua opera solidale d’accoglienza dal basso.
Rosi Robertazzi e Winston Waterton, fondatori della Thea – associazione culturale, nelle cinque giornate di laboratorio negli spazi di Engim – Ente Nazionale Giuseppini del Murialdo, con l’aiuto dei volontari e del gruppo di migranti, hanno ideato e realizzato il premio: un lib(e)ro-valigia. Una valigia simbolo di viaggio, ma anche “un oggetto magico, direi un oggetto di pace.”, ci racconta Rosi Robertazzi, “capace di contenere passato e futuro. Una piccola casa, uno scrigno della memoria. Un peso, ma anche un trampolino, la valigia è sinonimo di viaggio. E il viaggio è anche conoscenza, è occasione, ci fa scoprire e imparare.”
L’opera artistica è il risultato di un processo creativo e di narrazione profondo, sulla riflessione del concetto di Pace: cosa significa per loro, erranti tra le terre; come può essere raggiunta e come rappresentarla. La casa e l’unione tra le persone sono state le risposte, la fratellanza e l’appartenenza alla stessa umanità che guarda lo stesso sole. La valigia si apre e racconta e disegna una speranza comune.
“La pace è il mare che comprende altre questioni che riguardano l’umanità” afferma Alfredo De Joannon, presidente dell’associazione Sri Chimnoy oneness-home Peace Run, durante la consegna del premio e della fiaccola che accompagnerà i tedofori durante la marcia, il 18 settembre di quest’anno. Vivere nella Pace significa rispettare i diritti e la dignità dell’uomo prima ancora che arrivi la legge a imporlo. Marciare per diffondere dei messaggi contro il disarmo nucleare, per la rifondazione delle Nazioni Unite, per mantenere l’unico pianeta che abbiamo a disposizione, quindi sull’eco-sostenibilità; contro le discriminazioni e per un nuovo approccio culturale nonviolento.
Rafael De La Rubia riceve il premio ringraziando tutti per l’impegno e commosso ricorda il suo esilo dal Cilo ai tempi di Pinochet. Come le parole che i ragazzi del Baobab hanno condiviso e scritto nella valigia, lo portano ad una riflessione: tutti siamo migranti, tutti ci siamo spostati con le nostre valige piene di speranze. Viaggiare è l’unico modo per abbattere pregiudizi e discriminazioni. “Viaggiate!”
“Avremo la pace nel mondo quando il potere dell'amore prenderà il posto dell'amore del potere.”
È Sri Chimnoy, filosofo, poeta e artista indiano, il fondatore di PEACE RUN, l’associazione che organizza dal 1987 una corsa podistica che copre i sei continenti, toccando oltre cento nazioni. La corsa, o il mantenimento della forma fisica, secondo la sua filosofia è uno dei mezzi grazie al quale si raggiunge l’auto-trascendenza, ovvero il superamento dei limiti del corpo percepiti dalla mente. Di conseguenza si raggiunge l’armonia con se stessi e con gli altri, toccando la pace interiore e l’unità, fondamenti per la Pace.
Dalle sue maratone estreme nasce la "Sri Chinmoy Oneness-Home Peace Run" rinominata poi “World Harmony Run”, quella che oggi si conosce come Peace Run. Quest’anno la corsa parte da Madrid il 2 ottobre 2019, 150° compleanno del Mahatma Gandhi, e torna a Madrid l’8 marzo 2020, giornata internazionale della donna.
Link del programma e della mappa mondiale https://theworldmarch.org/it/
Link della tappa italiana https://www.peacerun.org/it/percorso-2014/
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